lunedì 30 settembre 2013

www.gate309.com

GATE309 SI E' TRASFERITO :) ( clicca per essere indirizzato al nuovo sito )


domenica 29 settembre 2013

Un week-end fuori porta: Santo Stefano di Sessanio

L' anno scorso, approfittando di un'offerta di Groupon, abbiamo avuto l'opportunità di trascorrere due giorni meravigliosi a Santo Stefano di Sessanio ( L'Aquila ), un paesino abruzzese di 120 abitanti conservatore di uno stile medievale che caratterizza tutti i suoi angoli.



Il coupon prevedeva il soggiorno in un albergo diffuso ( ovvero con le camere non in un unico edificio, ma sparse per il paese ) che ci ha letteralmente fatto innamorare. Sto parlando del Sextantio ( www.sextantio.it ), un vero angolo di paradiso in cui rilassarsi e staccare totalmente la spina ( non c'è nemmeno campo per i cellulari! ). In più erano comprese nell'offerta anche una cena e la colazione presso il ristorante associato: "Il cantinone".



Una volta messo piede nella stanza, ci si rende subito conto di essere capitati in un posto lontano dal comune. Parquet riscaldato, vasca al centro della camera, letto enorme, amari fatti in casa in dotazione, saponi artigianali. Il bagno non ha la porta, proprio perchè conserva un fascino tipicamente antico.


Nel paese non c'è nulla, ma è bellissimo passeggiare per i suoi vicoli, osservando gli unici anziani che ancora li abitano e fermandosi a pranzare in un ristorante che io realmente consiglio: "Tra le braccia di Morfeo"


Godetevi gli antipasti ed i primi di pasta fresca che vengono serviti in questo posticino davvero delizioso e ben curato. 
Ottimi anche gli arrosticini! 


L'Aquila è davvero vicinissima, un ennesimo punto a favore nel caso vi venisse la voglia di fare un giro o di andare a cena fuori.
Per quanto riguarda i prezzi, non sono certo bassissimi, ma conformi a ciò che l'albergo offre: eleganza, relax, romanticismo. Noi abbiamo approfittato dell'offerta, tuttavia credo che, per un'occasione speciale, invece di spendere soldi in cose futili si potrebbe valutare l'idea di regalare un soggiorno in questo borgo meraviglioso che sicuramente vi resterebbe molto più impresso nella memoria.




( Le immagini contenute in questo post non sono state tutte scattate da me, alcune provengono da google o dai siti ufficiali )






venerdì 27 settembre 2013

Marrakech



Andare in Marocco vuol dire fare un salto indietro nel tempo di cento, duecento anni. Vuol dire camminare tra le vie della medina e guardare incantati non solo i luoghi, ma anche tutti i più strambi personaggi che vi si aggirano. A Marrakech potreste trovare dentisti che allestiscono bancarelle per vendere ( realmente! ) denti finti, dentiere ed arnesi che sembrano usciti dal peggiore dei film horror. Oppure incantatori di serpenti ed addestratori di scimmie che cercheranno in tutti i modi di farvi socializzare con i loro "amici animali".



La medina è solitamente il quartiere più storico di un posto, quello circondato da mura contenenti le attrazioni più antiche e ricche di storia. La medina di Marrakech è magica. Non potrei trovare un altro aggettivo più adeguato. Il suo cuore pulsante è la piazza Djema-el-fna, il souq del Sud, uno spettacolo da non perdere.
Seppur animata e vivace a tutte le ore del giorno, raggiunge l'apice al tramonto, quando tutti i venditori lasciano spazio ad un enorme ristorante a cielo aperto caratterizzato da numerosissimi chioschi e tavoli ai quali vengono serviti cibi di tutti i tipi e soprattutto spremute d'arancia. Il mio consiglio è di provarne almeno una, ma di chiederla senza ghiaccio. Questa è una dritta che io applico in ogni paese più povero o che comunque non gode ovunque di acqua potabile. Meglio una spremuta più calda ( e comunque ottima ) di una settimana passata con il mal di pancia! Indescrivibile l'atmosfera che si crea quando tutti i "cuochi" iniziano a lavorare nelle loro cucine improvvisate, dando vita ad odori e giochi di fumi davvero mozzafiato.




Salite su una delle terrazze dei tanti bar che affacciano sulla piazza e godetevi il panorama, e forse questa sarà l'immagine del Marocco che vi resterà più impressa nella mente. Si dice che il tramonto da qui sia il più bello del mondo!


Una delle altre attrazioni imperdibi di questa città è sicuramente il suo souq, ovvero il mercato. Ecco, chiamarlo "mercato" non gli rende minimamente giustizia. Perchè il souq è un mondo a parte. Non sperate di non perdervi, è praticamente impossibile! Vi troverete letteralmente circondati da spezie, tessuti, souvenir e voi non potrete fare a meno di restare paralizzati di fronte ad un così ampio arcobaleno di colori, sapori ed odori. Diffidate da chi cerca di attaccare bottone per portarvi nei negozi migliori, nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno un accordo con il commerciante in questione e che guadagnano poi una percentuale su ciò che compra il turista. Il souq è diviso in zone e quella dedicata alla macelleria è davvero incredibile. Lì ci sono solo animali vivi che vengono pesati prima di essere venduti. Inutile descrivere le condizioni igieniche!



Un'altra cosa da visitare è il giardino botanico dedicato a Yves Saint Laurent, all'interno del quale vengono custodite tantissime specie di piante, il tutto arricchito da un disegno architettonico tipico e meraviglioso del quale fanno da testimoni le meravigliose fontane sparse ovunque che si perdono nel blu dei mosaici. Io consiglio la visita perchè è un posto incredibilmente rilassante.


I tappeti. Ecco, le fabbriche dei tappeti sono un must per un viaggio in Marocco. Premetto che non avevo alcuna intenzione di acquistarne uno, ma è sicuramente un'esperienza da fare perchè permette di assistere alla creazione di pezzi davvero stupefacenti, ai quali lavorano le mani sapienti di donne che, grazie alle tradizioni, riescono perfettamente a combinare insieme tessuti pregiati e colori bellissimi.





Un'escursione da non perdere è quella che ha come meta la Kasbah di Ait Ben Haddou, ovvero una città fortificata dichiarata patrimonio UNESCO dell'umanità, nella quale è stato girato anche il film Il Gladiatore! Davvero non esistono parole per descrivere la magia che emana questo posto, vi consiglio solo di armarvi di tanta curiosità, perchè merità tutta l'attenzione del mondo. Essendo lontana qualche ora da Marrakech, le soste lungo il tragitto saranno molteplici e la più interessante riguarderà sicuramente una fabbrica di Olio di Argan, ottimo per la cura del viso, del corpo e dei capelli. Inoltre viene utilizzato tantissimo anche in cucina. Se siete come me fan dei prodotti ecobio, qui andrete sul sicuro! L'unico ingrediente infatti è proprio l'Argania Spinosa Oil. Non so come dirlo senza essere presa per pazza, ma ecco.. Non meravigliatevi se sugli alberi di Argania Spinosa vedrete delle caprette arrampicate! Pare infatti che vadano matte per i suoi frutti.


La cucina marocchina è molto varia e presenta dei piatti davvero ottimi e speziati. Come il tajine, che prende il nome della pentola nella quale viene preparato e che consiste in  carne o pesce con misto di verdure, patate ecc.
Io ho soggiornato al Kenzi Club Agdal Medina e ne sono rimasta molto soddisfatta trattandosi di un hotel-villaggio molto pulito e fedele allo stile marocchino ma allo stesso tempo sobrio ed elegante. Il mio viaggio è durato una settimana quindi ho scelto la formula All Inclusive, dal momento che non sapevo come il mio stomaco avrebbe reagito ogni giorno allo street food, ma se avete intenzione di stare via per pochi giorni io vi consiglio la scelta di un Riad, ovvero tipiche abitazioni con il giardino al centro che vi permetteranno di aggiungere alla scatola dei ricordi un vero week end da mille e una notte!





mercoledì 18 settembre 2013

ORGANIZZARE UN VIAGGIO FAI-DA-TE




Non per tutti è una cosa facile e scontata, quindi in questo post voglio creare alcune linee guida per l'organizzazione di un viaggio fai-da-te. In poche parole, quello che faccio io nel periodo che precede una partenza.

1° PASSO: LA SCELTA DELLA META

Ci sono varie domande che mi pongo. Quanti giorni ho a disposizione? In che periodo? Qual è il mio budget? Ed in base a queste procedo nella mia decisione. E' normale che se ho un weekend libero non mi viene in mente di andare in Asia, per intenderci. Importante è considerare anche il periodo perchè non tutte le destinazioni sono idonee in tutti i mesi dell'anno, soprattutto quando si tratta di una meta di mare, per via dei periodi monsonici o di pioggia. Bisogna quindi informarsi tramite google o i vari forum. 

2° PASSO: IL VOLO




Parola d'ordine: MO-NI-TO-RA-RE. A meno che non troviate subito un'offerta incredibile, monitorate sempre, anche più volte al giorno, i vari voli.
I siti che uso più spesso sono:
Volagratis
Skyscanner
Edreams
Ryanair e Easyjet ( mi raccomando, se scegliete di viaggiare con una compagnia low cost e solo con il bagaglio a mano, non dimenticate di controllare le misure e il peso consentiti! )
Alitalia ( a volte propone prezzi davvero competitivi )
Opodo

Consiglio di dare un'occhiata anche al sito della compagnia 'ufficiale' della meta selezionata, come la Emirates, Thai airlines, Air China, ecc.

ed infine c'è lui..LA MIA BIBBIA! 
Per chi non lo sapesse, da un pò di tempo Tripadvisor ha dedicato anche una sezione ai voli, comparando i prezzi di tantissime compagnie. Ma questo argomento lo approfondiremo in seguito.

3° PASSO: L'ALLOGGIO

Se il mio scopo è di andare in un hotel o in un villaggio, i siti che spulcio sono tanti, ma quelli che uso più frequentemente sono i seguenti:
Booking
Trivago
Venere
Hostelworld  ( si trovano anche ostelli/b&b di tutto rispetto! )

Alcuni di loro permettono anche di restingere la ricerca per quartiere, budget, servizi, stelle, ecc.
Una volta selezionato il mio alloggio, controllo sempre che il sito ufficiale di quest'ultimo non abbia un prezzo inferiore a quello proposto dai siti più generali.

Per quanto riguarda gli altri tipi di alloggio, il discorso è un pò più complesso, perchè dipende dal posto in cui volete andare. Per esempio, quando sono andata a Cuba io ho alloggiato nelle casas particular, che non si trovano su booking ( anche se a loro sono dedicati altri siti come ad esempio www.casecuba.com e www.casaparticularcuba.org) quindi ho utilizzato l'unico sito che per me è davvero insostituibile ed al quale dedicheremo il quarto passo.

4° PASSO: TRIPADVISOR

Per chi come me ama viaggiare, questo portale è una miniera d'oro. Io non prenoto niente, e dico NIENTE, senza aver prima consultato tripadvisor, questo vale sia per l'estero che per l' Italia. Le recensioni mi aiutano a capire se un hotel è centrale, se è pulito, se, se, se.
Oltre che per gli hotel, lo sfrutto anche nella scelta dei ristoranti o dei locali, soprattutto perchè ha la comodissima funzione di creare una lista anche in base alla distanza dalla mia posizione.
Non meno importante è la sezione dedicata alle 'attività' ovvero a tutte le cose che si possono vedere o fare in una città, con tanto di foto e descrizione dei vari monumenti, musei, parchi, ecc.
Ha anche un forum fatto molto bene e diviso per sezioni, in base alla meta o ai vari interessi, ognuna delle quali ha i propri 'esperti locali' che forniscono risposte rapide e precise. Io sfrutto il forum soprattutto per la creazione di itinerari in base al tempo che ho a disposizione, per avere informazione sulla sicurezza o sui mezzi di trasporto, ecc.


5° PASSO: LA GUIDA CARTACEA

Per me, in questo caso, esiste solo un nome: Lonely Planet. E' vero, queste guide non sono mai economiche..Ma quanto sono fatte bene! Non mi affido mai a loro per quanto riguarda ristoranti ed alloggi ( per questo c'è tripadvisor! ) ma le studio per approfondire la cultura del posto, il cibo, le usanze, i percorsi.
Spesso sono fornite anche di mappe, orari dei pullman, treni e voli interni. Tramite le mappe, inoltre, possiamo capire quali sono le attrazione più vicine tra loro da vedere magari in un solo giorno, in modo da poter creare un itinerario che non ci faccia perdere tempo a causa di inutili spostamenti da una parte all'altra della città. 


6° PASSO: I DIARI DI VIAGGIO

Una cosa che faccio sempre è leggere i racconti di chi è stato in un luogo prima di me, sia per sognare in anticipo e poi per trovare sempre delle piccolezze o dei consigli su luoghi meno turistici. La ricerca solitamente avviene tramite google, ma un sito che vi consiglio è Turistipercaso in cui ci sono innumerevoli diari divisi per destinazioni. Se avete pochissimo tempo a disposizione, un piccolo suggerimento potrebbe essere quello di ricercare le attrazioni 'top' e 'imperdibili', ma tutto dipende anche e soprattutto dai vostri interessi. Nel caso si trattasse di un viaggio breve, non dimenticate di acquistare online anche le visite ai musei ed i biglietti per le varie attrazioni, risparmierete ore di fila.

7° PASSO: IL PARCHEGGIO

Dopo aver prenotato volo e hotel, è il turno del parcheggio! Quelli degli aereoporti, si sa, sono carissimi. Tuttavia nelle immediate vicinanze ce ne sono tantissimi a prezzi molto più accessibili. Io consiglio ad occhi chiusi Parkingo, presente in tantissimi aereoporti italiani. A qualsiasi ora del giorno e della notte, una volta lasciata in custodia l'auto, i ragazzi ti accompagnano al tuo terminal con una navetta e ti vengono a riprendere al ritorno dal viaggio.

8° PASSO: GLI APPUNTI DI VIAGGIO

Io ho l'abitudine di 'segnare' tutto l'itinerario, gli orari dei voli, il nome dell'hotel ecc su una Moleskine. Questo mi è molto utile sia per gli ovvi motivi ( :D ) ma anche perchè se vado in un posto in cui non avrò il wi-fi allora appunto tutti i ristoranti e le attrazioni che ho trovato tramite tripadvisor con i relativi indirizzi. La porto con me durante tutto il viaggio, in modo da poter scrivere anche i nomi dei luoghi 'scovati' per caso sul posto, così potrò poi suggerirli a chi sceglierà quella destinazione.

9° PASSO: LA PARTENZA!

.. Un viaggio totalmente fai-da-te, fidatevi, è molto più speciale! :)





( Le foto e le immagini presenti in questo post non sono state scattate o create da me,
 ma provengono dai siti ufficiali o da google )


domenica 15 settembre 2013

Due giorni a Barcellona


Barcellona non è una di quelle città che 'o le ami o le odi', non ha il caos di New York e Tokyo, non è cosmopolita come Londra e nemmeno magica come Roma. Non fraintendete, Barcellona secondo me è stupenda. Però non ha quel qualcosa in più che ti fa scattare un 'woooow'. Nonostante mi sia piaciuta tantissimo, se qualcuno mi chiedesse un consiglio su una meta per un weekend, ecco, lei non sarebbe la prima che nominerei. Ma ovviamente questo è un discorso totalmente soggettivo e dipende dalle emozioni che un luogo può suscitare in una persona e non in un'altra.
Io a Barcellona ho trascorso due giorni e mi sono divertita tantissimo. E' una città viva che non dorme mai. Barcellona sonnecchia, ma non chiude gli occhi nemmeno per un secondo. Da questo punto di vista, è davvero il top. Vi propongo l'itinerario che abbiamo seguito ad agosto, magari può essere d'aiuto a chi come noi ha intenzione di fare una 'toccata e fuga'. Non capisco perchè non abbia scattato foto a Plaza Real, ma visitatela assolutamente perchè è davvero caratteristica!
Un piccolo avvertimento: a me non è successo niente, ma gli stessi barcellonesi dicono che sia una città piena di borseggiatori, quindi occhio alle cose di valore! :)

Noi abbiamo alloggiato all'hotel Arc La Rambla, esattamente sulla Rambla ( molto bella, piena di mimi, chioschetti e persone! ) e, quindi, in una posizione perfetta. Camere pulite, bagno un pò datato ma tutto sommato un hotel perfetto per chi lo sfrutta solo per pochissimo tempo.



1° GIORNO

Abbiamo scelto di salire sul bus turistico che ci ha fatto fare un giro completo della città e che mette a disposizione anche l'audioguida in italiano, davvero consigliato! Su questo tipo di autobus si può scendere ad una fermata, fare i propri giri in tutta calma e poi tornare alla fermata e prendere un altro autobus della stessa compagnia, per poi scendere ad un'altra fermata di nostro interesse e così via ( noi non abbiamo mai aspettato più di cinque minuti, ne sono tantissimi! ).
- La Boqueria 
E' uno tra i mercati spagnoli più famosi ed antichi. Situato accanto alla Rambla, è un tripudio di colori ed odori che nasce dalla fantasia dei vari banchi. Qui si vendono frullati di frutta (ottimi!), pesce, baccalà, verdure, ecc. Assolutamente da vedere!



- Sagrada Familia
Non credo sia necessario spiegare di cosa si tratti, perchè il capolavoro di Gaudì parla da solo. Peccato per le gru e per il fatto che non sia mai stata completata, dal momento che l'architetto, proprio dopo una giornata di lavoro, mentre tornava a casa fu investito..da un tram.


- Parc Guell
Un'altra orma di Gaudì, anch'essa meravigliosa. Il Park Guell mi è piaciuto parecchio perchè sembrava quasi di stare in una fiaba. Mi viene in mente Alice nel paese delle meraviglie, con tutte quelle forme strane e quei colori! Merita sicuramente una visita.


La sera volevamo tuffarci in una paella e dopo una ricerca su internet abbiamo cenato in un ristorante che si chiama El Rey de La Gamba 2, a Barceloneta, ma a noi non è piaciuto per nulla perchè ci è sembrato la classica trappola per turisti. Quindi non lo consigliamo.
Abbiamo poi concluso la serata in una discoteca che si chiama Sala Apolo e che è strutturata su due piani, uno dedicato alla musica rock ed un altro alla musica house. Bella bella bella!

2° GIORNO

Eravamo indecisi su quale delle due 'case' scegliere tra Casa Milà e Casa Batllò ma alla fine abbiamo optato per la seconda e non ce ne siamo pentiti.

- Casa Batllò
E' vero, costa 20 euro.. Ma li vale tutti! E' un'altra opera di Gaudì dichiarata, così come le altre, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Il progetto prese vita quando un ricco industriale affidò all'architetto il compito di dedicarsi ad un vecchio palazzo di sua proprietà. La fantasia e l'estro di Gaudì, che non ha lasciato nulla al caso, qui prendono vita e si fondono regalando ai visitatori un'esperienza davvero interessante, accompagnata dall'audioguida fatta davvero benissimo che svela piccoli particolari presenti in tutte le stanze della casa.


- Barrio Gotico
Se avete intenzione di non fare una passeggiata tra i vicoli del Barrio Gotico, allora non andate a Barcellona. Si tratta di una zona davvero molto suggestiva, che conferma quello stile gotico sfumato un pò ovunque tra gli angoli della città. E' d'obbligo visitarlo, perdersi tra le stradine, guardare le vetrine e scattare minimo duecento fotografie.


- Barceloneta
Ovvero il quartiere marino. Noi gli abbiamo dedicato una serata ed è davvero bello passeggiare sul lungomare, circondati da persone, ristorantini e locali. Ha un aspetto molto più moderno ed io consiglio di visitarlo a fine giornata o di raggiungerlo per cena, come abbiamo fatto noi.

Ho lasciato per ultima una cosa di Barcellona che solo Barcellona ha. La xampanyeria! E' un minuscolo tapas bar in cui all'ora dell'aperitivo si riversano tantissime persone, sgomitando per guadagnarsi un posto vicino al bancone. Non ci sono tavolini e quindi si mangia e beve in piedi, buttando anche le carte a terra come segno di gradimento! :D Oltre ai vari vini ( noi consigliamo il rosato che è ottimo. Costo: 1 euro al bicchiere ) possono ordinare varie tapas, panini, ecc. I prezzi sono irrisori! Se vi piacciono i posti chic ed eleganti..Statene alla larga! :D







sabato 14 settembre 2013

11 cose che forse non sapete sul Giappone e sui giapponesi


( Panorama dall'Hotel Park Hyatt, set del film "Lost in Translation")

Per l'organizzazione del mio viaggio, mi è stato di grande aiuto il super-completo sito di Marco Togni, che oltre ad essere un bravissimo fotografo, è un esperto del Giappone. Io ho preferito il fai-da-te, ma ho notato che propone anche tour molto convenienti ed interessanti. Tenetelo presente!

1- Tokyo è incredibilmente pulita nonostante, unita agli altri comuni minori del Kanto, vanti una popolazione pari quasi a 43.000.000 di abitanti. Camminando per le sue strade, vi renderete conto che non c'è una carta per terra. Zero. Il rispetto per gli ambienti comuni viene inculcato fin da piccoli, basti pensare che nella maggior parte delle scuole non esiste la figura del bidello perchè gli studenti ( di qualsiasi età ) sono abituati a dividersi i compiti e a pulire loro dopo la fine delle lezioni. La pulizia è onnipresente, infatti bisogna includere anche i mezzi pubblici ( metro compresa! ), i locali e i ristoranti. La cosa sconvolgente è che i bagni dei ristoranti risplendono.

2- In Giappone è vietato fumare liberamente all'aperto ma non lo è, invece, nei locali, ristoranti,ecc. Lungo le strade sono presenti alcuni posacenere e tutti i fumatori giapponesi rispettano questa regola, perchè spegnere la sigaretta a terra, per loro, è una blasfemia.



3- Il Giappone è, secondo me e secondo le statistiche, uno dei paesi più sicuri al mondo. Hanno anche loro la mafia, ovvero la Yakuza cinese, ma fortunatamente per loro solitamente non arriva alle "persone comuni". Non vi è microcriminalità e le persone si addormentano senza problemi con lo smartphone sulle gambe e lasciano le borse ovunque, rigorosamente aperte.

4- Nelle cucina giapponese non esiste solo il sushi che, in realtà, è paragonabile alla nostra pizza e rappresenta, quindi, una pietanza che non viene consumata tutti i giorni ma solo nelle uscite in comitiva ecc. Infatti la cucina nipponica è ricca di prelibatezze, per la maggior parte sconosciute agli occhi di noi occidentali!




5- I giapponesi sono di una gentilezza che apre il cuore e che forse, a volte, risulta quasi eccessiva ma che per loro rappresenta la normalità. Se chiedete ad un giapponese un' indicazione stradale, state pur sicuri che non vi risponderà mai 'non lo so', ma cercherà tutti i modi per aiutarvi fino a quando non ci sarà riuscito. Noi abbiamo incontrato persone che ci hanno accompagnato per più di un km nonostante stessero andando nella direzione opposta ( infatti poi si sono rigirate! ), altre che hanno attivato google maps ed altre ancora che fermavano a loro volta ulteriori passanti per risolvere "l'enigma". Ah, non vi meravigliate se, mentre starete impazzendo con la cartina tra le mani per capire come funziona la superlabirintica metro di Tokyo, un giapponese dovesse fermarsi a chiedervi se vi serve aiuto. E tutto questo nonostante loro non parlino assolutamente inglese!


( Una mappa disegnata per noi da un giapponese :D )


6- Le "smancerie" in pubblico sono grande segno di maleducazione. Nelle smancerie loro includono anche camminare mano nella mano! L'unica volta che ho visto una coppietta tenersi per un minuto la mano, ho subito scattato una foto. Può sembrare una stupidaggine, ma loro convivono con un senso del pudore accentuatissimo. Tuttavia i vestiti delle ragazze giapponesi sono spesso cortissimi, svolazzanti e provocanti! Che paese contraddittorio!



7- La punualità giapponese è imbattibile. Mi riferisco a treni, taxi, persone. Se la vocina registrata vi avvisa che tra un minuto il vostro Shinkansen ( treno superveloce ) arriverà a destinazione, state pur certi che dopo 50 secondi voi sarete lì.

8- Il wahslet, wc moderno, gabinetto. Chiamatelo come volete ma è sempre lui: il gabinetto giapponese, che ha più le sembianze di una navicella spaziale e ti fa venire l'ansia quando devi scaricare e ti ritrovi di fronte minimo trenta pulsanti. C'è quello che fa partire la musichetta per coprire rumori molesti, c'è quello che spruzza il deodorante, quello che riscalda la tavoletta. La prima volta che l'ho utilizzato ho allagato il bagno.

( si, sono le istruzioni! )



9- I giapponesi fanno file per tutto. Sono maniaci delle file. Dipendenti dalle file! Prendete una qualsiasi stazione in una qualsiasi città italiana all'ora di punta, nel momento in cui arriva il treno e si aprono le porte. Ecco, sono sicura che tutti abbiate in mente la felice scenetta. In Giappone non funziona così, perchè quando l'omino addetto a far salire la gente sui mezzi (giuro che è un mestiere!) avvia il segnale di 'ok', allora il primo della fila educatamente sale, seguito con ordine dagli altri.

10- Il Giappone è pieno zeppo di distributori automatici. Soprattutto quelli delle bevande, sono innumerevoli! Ne trovate uno ogni due passi! Anche tantissimi ristoranti non hanno i camerieri ma delle macchinette touch-screen dalle quali ordinare!



11- Quando incontrate un giapponese, dopo i classici duecento inchini e duemila sorrisi, la prima cosa che vi chiederà all'inizio della conversazione non sarà 'cosa fai nella vita?' e nemmeno 'quanti anni hai?', così come non si tratterà di 'da dove vieni?'.
Quando incontrerete un giapponese, indipendentemente dalla sua età, la prima cosa che vi chiederà sarà "Qual è il tuo manga preferito ?!?".


venerdì 13 settembre 2013

Cuba parte II - Varadero, Santa Clara, Trinidad e Cienfuegos

Varadero è una parte di Cuba che non è Cuba. Varadero è fatta di stradoni asfaltati, aiuole curate, resort sfavillanti, ristoranti stellati. Ecco, questo è tutto ciò che non è Cuba.
Noi abbiamo scelto di rilassarci quattro notti al Sol Sirenas Coral per un solo motivo: il mare. L'impatto più forte che ho avuto, infatti, è stato proprio con quelle acque cristalline che ti costringevano a cercare l'angolatura giusta per scattare foto, altrimenti potevano confondersi con quelle della piscina. Il mare di Cuba è, semplicemente, incredibile. Stop, punto. Non esistono altri aggettivi degni di rendergli giustizia. E' anche vero, però, che bisogna essere fortunati perchè, essendo esposto alle correnti, non sempre è la tavola piatta da cartolina ma potreste trovarlo anche mosso..con tanto di cavalloni altissimi! Comunque a Varadero non c'è nulla da visitare, è la meta ideale per qualche giorno di sole e relax. Noi abbiamo noleggiato uno scooter per una giornata ed abbiamo girato in lungo e largo tutta la città. A proposito, anche qui sono presenti delle ottime casas particular!



Per arrivare a Varadero partendo da La Habana mi ero informata sugli orari dei pullman di Viazul, una compagnia di trasporto che, secondo le varie opinioni, gode di mezzi puliti e con aria condizionata. Non so dirvi se è vero perchè la mattina della partenza abbiamo chiamato il solito taxista ( quello dell'aereoporto! ) per farci accompagnare alla stazione. Una volta lì, però, siamo stati fermati da un altro taxista che doveva far comunque rientro a Varadero e, non avendo clienti a bordo, ci ha offerto la tratta allo stesso prezzo che avremmo pagato usando il pullman! Con la differenza che durante il tragitto ci siamo anche fermati in un tipico bar caraibico a sorseggiare una cerveza sotto le palme.. Cuba, te quiero!





La parte più bella della vacanza è iniziata nel momento in cui ci siamo messi in auto a Varadero. ( Ah si, perchè improvvisamente abbiamo anche deciso di noleggiare una macchina! ) Voglio spendere due parole sull' 'autopista' cubana, a detta loro più o meno il corrispettivo della nostra autostrada. Bene, non c'entra nulla. Sull'autopista cubana girano cavalli, carrozze, biciclette, pedoni.. e, cosa in assoluto più pericolosa, è piena di autostoppisti che si mettono in mezzo alla strada ( rigorosamente buia ) per farsi notare, con il rischio, per chi non è abituato, di non vederli! L'autostop a Cuba è molto, molto frequente, è legale ed è uno dei 'mezzi' più usati. Esistono dei vigili che hanno proprio il compito di creare delle file di persone in modo che ognuno rispetti il proprio 'turno'. Una volta che il pedone sale in macchina, tutte le spese vengono divise. Nel tratto Varadero - Santa Clara abbiamo attraversato tantissimi villaggi tipici, uno spettacolo toccante e di forte impatto.



 In ogni caso, tramite l'autopista siamo arrivati a Santa Clara, cittadina famosa per essere la sede dell'ultima grande battaglia della rivoluzione cubana, ovvero quella in cui fu sconfitto Fulgencio Batista, dando vita al mito del "Comandante Che Guevara" ed al potere castrista. Vi è una statua incredibilmente grande dedicata appunto a Che Guevara, meravigliosa. Da vedere è anche la piazza principale.








 Eravamo indecisi su quale strada prendere per arrivare a Trinidad: una un pò più lunga ma anche più semplice, un'altra più breve ma più tortuosa. Indovinate quale abbiamo scelto? Ovviamente la seconda, non immaginando, però, che fosse così tortuosa. Ci siamo ritrovati su una montagna piena di animali selvatici e fattorie sperdute. Dalle loro espressioni, potrei dire che i proprietari probabilmente non avevano mai visto un turista da quelle parti e ci avranno presi ( giustamente! ) per dei perfetti idioti. Dopo un'infinita di tempo, finalmente arriviamo a Trinidad.


Trinidad è secondo me la cittadina più caratteristica di Cuba, oltre ad essere sicuramente la più colorata, dal momento che è una delle poche totalmente coloniali ancora rimaste. Le sue abitazioni, infatti, sono decorate da colori pastello e l'illuminazione serale regala uno spettacolo unico.
Noi abbiamo alloggiato alla Casa Particular El Calvario ed il mio cuore è ancora lì. Ad aspettarci abbiamo trovato Maria Luisa e Reinaldo, una coppia con la quale ancora oggi siamo continuamente in contatto e con la quale si è creato davvero un bellissimo feeling. " Mi casa es su casa ", ospitalità invincibile ed anche qui avevamo una camera molto bella e pulita con bagno interno. Una menzione d'onore va al loro terrazzino adibito a sala da colazione/pranzo/cena: ha una vista meravigliosa sui tetti delle case!


Una serata spesa a Trinidad vale davvero il viaggio a Cuba! Centinaia di persone si riuniscono su una scalinata enorme che affaccia su un "palchetto" che ospita ballerini bravissimi e molto coinvolgenti!
Consigliamo la discoteca La Cueva!
Il secondo giorno decidiamo di seguire i consigli della nostra mamita Maria Luisa e quindi concordiamo con un ragazzo del posto una gita a cavallo che ci avrebbe condotto ad alcune cascate. Un'ora per andare ed un'ora per tornare, ma anche qui.. che spettacolo il tragitto! Capanne di legno, fango, bimbi scalzi, biciclette arrugginite.. Molto toccante!


Ma il vero spettacolo doveva ancora arrivare. Arrivati a poche centinaia di metri dalle cascate, abbiamo dovute raggiungerle a piedi dal momento che non esisteva un vero e proprio percorso. Il paesaggio ci ha lasciati, senza mezzi termini, a bocca aperta. Acque calde, calette naturali, persone che prendevano il sole. L'emozione più grande l'ho vissuta quando ci siamo buttati da una roccia altissima ( io ho dovuto pensarci un bel pò in realtà :D ).. Adrenalina pura!




 Sulla strada del ritorno che aveva come destinazione L'Avana, abbiamo attraversato Cienfuegos, un'altra cittadina interessante che purtroppo non abbiamo fatto in tempo a visitare a dovere.

Apro una piccola parentesi su una tipologia di cubani che potreste incontrare: i jineteros. Non sono malvagi, ma sono ragazzi che hanno un 'accordo' con i proprietari di qualche casa particular o del negozio di turno. Quindi se, chiedendo indicazioni stradali sulla vostra casa particular, un ragazzo qualsiasi dovesse rispondervi che ( guarda il caso! ) lui è il figlio della proprietaria, la quale ha avuto un problema e ha chiesto a lui di trasferirvi da una sua amica..beh, non credete nemmeno ad una parola! Cercate di andare a controllare di persona perchè avete il  99%  di possibilità di trovarvi di fronte ad un jinetero. A Trinidad, in circa due km di strada, abbiamo incontrato tre presunti figli di Maria Luisa che volevano portarci in un' altra casa.
Ah, lei non ha nemmeno un figlio!






Dove mangiare a Cuba?
A Cuba si mangia bene praticamente ovunque, sia dentro che fuori le casas particular. Non abbiate timore di farvi consigliare, i cubani sono tutti delle ottime forchette! La varietà dei prodotti è molto limitata, sia per via dell'embargo, sia a causa dell'eccessivo caldo. Esistono vari tipi di ristoranti, ottimi sono i Paladar, ovvero locali privati ( la parola 'privato' lì non è così scontata ) nei quali, secondo la legge, possono però lavorare solo i membri della famiglia. I prezzi, per noi italiani, sono davvero bassissimi. Personalmente questi sono quelli che noi abbiamo provato e che ci sentiamo di consigliare:

L'Avana
- Dona Eutimia, in uno dei vicoletti accanto a Plaza de la Catedral. Ottimo paladar molto tipico in cui gustare un'aragosta squisita accompagnata, ovviamente, da un mojito ghiacciato. Memorabili anche i contorni.
- San Cristobal Paladar, situato a San Rafael. Questo è un ristorante che probabilmente non dimenticherò mai. Decorato secondo i loro canoni di eleganza, ai nostri occhi appare ironicamente e tremendamente kitsch. Meraviglioso!
- Cafè Lamparilla, situato appunto a Lamparilla, una delle vie più centrali. Molto carino, buono e con i tavolini all'esterno e a due passi da Plaza Vieja.

Santa Clara
- Casona Guevara, questo è probabilmente uno dei ristoranti più buoni di Cuba. Abbiamo ordinato un'aragosta ed uno stinco di maiale. Lo stinco era enorme oltre che buonissimo! Idem per l'aragosta, ricoperta da un'ottima cremina al formaggio.
 Siamo arrivati in questo posto grazie a due gentilissimi ragazzi cubani che ci hanno accompagnati per tutta la giornata, controllando la macchina ogni volta che ci siamo fermati. Quando abbiamo lasciato loro una mancia, stavano quasi per piangere.
Questa è Cuba.